venerdì 24 gennaio 2014

V 113 Francesco Garrè

Il Francesco Garrè in un’immagine tratta dal libro di Flavio Serafini “La flotta scomparsa. Storia degli armamenti velici viareggini. I bastimenti”, edizioni Gribaudo, 2010 (via Mauro Millefiorini).
Motoveliero da carico (nave goletta) di 395 tsl costruito nel 1917, di proprietà dell’armatore Riccardo Garrè & C. (od Umberto Tomei), iscritto con matricola 700 al Compartimento Marittimo di Viareggio.
Alle 17 del 18 dicembre 1940 il Francesco Garrè venne requisito a Livorno dalla Regia Marina ed iscritto nel ruolo del naviglio ausiliario dello Stato, nella categoria del naviglio da crociera. Ricevuta la sigla V 113, venne impiegato come vedetta foranea.
Alle 23.00 del 20 agosto 1941 il Francesco Garrè, in convoglio con altre unità, partì da Tripoli diretto a Bengasi, dove si doveva trasferire. Il 22 agosto il Francesco Garrè si trovava in navigazione in convoglio con un mercantile ed altri quattro grossi motovelieri, sotto la scorta di un cacciatorpediniere e della cannoniera Alula, quando, alle 13.15, il convoglio venne avvistato dal sommergibile britannico Tetrarch, al comando del capitano di corvetta G. H. Greenway. Le unità italiane viaggiavano così vicine alla costa da impedire al Tetrarch di portarsi all’attacco, essendo la profondità troppo ridotta, ma il sommergibile pedinò il convoglio, superandolo alle 23.12, nella speranza che all’alba del giorno seguente la possibilità di attaccare si sarebbe concretizzata. Nella notte, il convoglio si divise, ed il Francesco Garrè si ritrovò insieme ad un altro motoveliero impiegato come vedetta foranea, il V 72 Fratelli Garrè – appartenente allo stesso armatore –, ed al posamine ausiliario Proteo (anch’esso un motoveliero requisito), con la scorta della cannoniera Alula. Alle 6.15 del 23 agosto il Tetrarch avvistò di nuovo il convoglio, notando con disappunto che esso si era ridotto alle quattro succitate piccole unità. Avvicinatosi per attaccare con il cannone, il sommergibile fu costretto a rinunciare dall’arrivo di alcuni aerei di pattuglia, pertanto, alle 7.30, lanciò due siluri da 460 metri contro due dei motovelieri, immergendosi in profondità subito dopo (la posizione era 31°24’ N e 16°33’ E). Il Fratelli Garrè, che procedeva in testa al piccolo convoglio, fu colpito ed affondò in tre minuti, con nove dei 15 membri del suo equipaggio. Il Proteo raccolse i superstiti, poi le tre unità rimaste diressero su Sirte, portandosi però in acque basse nel proseguire la navigazione. Alle 7.50 il Tetrarch, tornato a quota periscopica, osservò la situazione, ed il comandante Greenway decise di dirigere su Bengasi, presumendo che il convoglio si sarebbe tenuto più vicino alla costa, di nuovo in acque troppo basse per attaccare. Il Francesco Garrè e le altre unità, raggiunta Sirte, si misero all’ancora al largo della costa, per sostarvi. In serata, tuttavia, la ricezione di un messaggio fece cambiare idea al comandante del Tetrarch, che decise di tornare a Sirte, sperando che le navi italiane fossero rimaste là: giunto sul posto, poté constatare di essere nel giusto, ma che era troppo tardi per attaccare di giorno.
Nelle prime ore del 24 agosto il Tetrarch tentò di attaccare i due motovelieri, ma questi erano orientati con le prue verso il largo – offrendo un bersaglio insufficiente – , quindi dovette rinunciare ed attendere le luci del giorno. Alle sei del mattino i due motovelieri erano orientati in maniera più favorevole all’attacco, quindi Greenway decise di attaccare e, alle 7.02 (ora di bordo del Tetrarch), lanciò un siluro contro il motoveliero più grosso, il Francesco Garrè, da 3200 metri, lanciandone poi un secondo all’altro motoveliero (ma infruttuosamente) quando la prima arma andò a segno. Colpito dal primo siluro (per fonti italiane alle 6.45), il Francesco Garrè andò a fondo mezzo miglio a nord di Sirte in posizione 31°14’ N e 16°36’ E, mentre il Tetrarch, avvistato un aereo, si allontanava immergendosi in profondità.
Un membro dell’equipaggio del Francesco Garrè rimase ucciso, ed altri due furono feriti.



Il Francesco Garrè accanto ad un piroscafo (foto da “La flotta scomparsa” di Flavio Serafini, via Mauro Millefiorini)


Gli eventi del 22-24 agosto 1941 nel giornale di bordo del Tetrarch (da Uboat.net):

22 August 1941
1315 hours - Sighted a convoy made up of a 1500 tons merchant vessel, 5 large schooners. They were escorted by one destroyer (or torpedo boat) and one large trawler [l’Alula]. The convoy was close inshore, too close to attack in that shallow water. Followed the convoy to attack it the next day if the opportunity would arise.
2312 hours - Overtook the convoy. Decided to attack it at dawn if possible.
23 August 1941
0615 hours - Sighted the convoy again but i now only consisted of three of the schooners [Fratelli Garrè, Francesco Garrè e Proteo] and the trawler [l’Alula], there was no sign of the rest. Closed with the intention of attacking the trawler with gunfire from submerged. This was frustrated by the arrival of an air patrol.
0730 hours - Fired one torpedo at the leading schooner [il Fratelli Garrè] and one at the second schooner. Range was 500 yards. Obtained a hit on the leading schooner [il Fratelli Garrè]. Went deep upon firing but no counter attack followed.
0750 hours - One of the schooners had sunk [il Fratelli Garrè], the other two and the trawler were steaming towards Sirte. Decided to proceed towards Benghasi as the convoy would now proceed close inshore in shallow water.
In the evening a signal was received from Capt. S-1 that made Lt.Cdr. Greenway decide not to proceed to Benghasi. He turned back towards Sirte in the hope the schooners had remained there. This was later seen to be the case but it was too late to attack by day.
24 August 1941
Tried to attack the two schooners but the were swung with their bows to seaward. Gave up the attack and decided to wait until daylight.
0600 hours - The schooners were now swung more favourably. Decided to attack with torpedoes.
0702 hours - Fired one torpedo at the larger of the two [il Francesco Garrè], range was 3500 yards. When that one hit fired another one at the second schooner [il Proteo] but this one missed. An aircraft was now sighted so went deep and retired from the area. Approximate position was 31°14'N, 16°36'E.”
 
 
Il Francesco Garrè quando batteva bandiera danese e portava il nome di Drogden (Museo Navale di Copenhagen, via Mauro Millefiorini)

 

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