sabato 4 gennaio 2014

MZ 701

La MZ 701 fotografata il 30 maggio 1942 (g.c. Gruppo di Cultura Navale)

Impostata nei Cantieri Riuniti dell’Adriatico di Monfalcone nel marzo 1942 (con numero di costruzione 1353), varata il 20 maggio dello stesso anno ed entrata in servizio otto giorni più tardi, la MZ 701 (capoclasse del tipo MZ-A) fu la prima della lunga serie di motozattere della classe "MZ", ordinate agli inizi del 1942 dalla Regia Marina in vista del previsto sbarco a Malta (operazione C.3) e basate sul progetto delle Marinefährprahm tedesche. 

Queste unità, del dislocamento di 140 tonnellate a vuoto, 174 in carico normale e 239 a pieno carico, avrebbero dovuto supplire alla mancanza di mezzi da sbarco nella Regia Marina; si trattava infatti di grossi mezzi da sbarco in grado di trasportare e sbarcare fino a tre carri armati e 100 uomini equipaggiati. Lo sbarco a Malta non ebbe mai luogo, e le motozattere finirono con l’essere impiegate nel traghettamento di materiali lungo la costa libica, dove, grazie alle loro caratteristiche, potevano essere impiegate per trasportare i rifornimenti dai porti d’arrivo fino ai porticcioli (od anche alle spiagge) situati nelle retrovie del fronte di El Alamein, non attrezzati per l’ormeggio e lo scarico di navi. Particolarmente intenso fu l’impiego nel cabotaggio da Tobruk a Marsa Matruh: le 160-170 miglia che separavano le due località erano percorribili più rapidamente via mare che via terra.

Alle undici del mattino dell'11 agosto 1942 la MZ 701, al comando del tenente di vascello Guglielmo Bastianon, lasciò Marsa Matruh per tornare a Tobruk, navigando insieme ad altre motozattere; ma durante la notte successiva perse il contatto con il resto della flottiglia, e non se ne seppe più nulla. Vane le ricerche condotte dall'aviazione nei giorni seguenti; la piccola unità venne dichiarata dispersa con l'intero equipaggio di undici uomini.
La sua perdita è variabilmente attribuita ad attacco aereo lungo la costa egiziana, a Tobruk od a Marsa el-Asi (dove sarebbe stata colpita da una bomba il mattino del 12 agosto 1942), od all'urto contro una mina al largo di Tobruk. 

L'equipaggio, disperso con l'unità:

Guglielmo Bastianon, tenente di vascello (comandante), da Brescia
Maggio Belis, capo nocchiere di terza classe, da Balocco
Francesco Bellomo, marinaio cannoniere, da Bari
Pietro Brocchieri, marinaio cannoniere, da Soresina
Fausto Calvetti, marinaio segnalatore, da Nettuno
Renzo Carpini, marinaio cannoniere, da Barberino di Mugello
Ettore Cavallo, secondo capo cannoniere, da Presicce
Mario Della Chiara, marinaio, da Tavullia
Alfredo Giraldi, marinaio fuochista motorista navale, da Trieste
Giuseppe Valentini, marinaio nocchiere, da Molfetta
Sante Vitucci, secondo capo motorista navale, da Bari


La motivazione della Medaglia di Bronzo al Valor Militare conferita alla memoria del tenente di vascello Guglielmo Bastianon:

"Al comando di squadriglia di unità operanti in zona avanzata dedicava intensa attività nell'organizzazione dei convogli a lui affidati. Durante l'esecuzione di un trasporto, colpita la sua unità da aerei nemici, ne tentava il salvataggio; peggiorate le condizioni meteorologiche, non riusciva nell'intento e scompariva in mare con la sua unità. (Coste dell'Africa settentrionale, luglio-agosto 1942)."

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